10 Febbraio 2007 “Giorno del ricordo”
Il 10 febbraio, si è celebrato in Italia per la terza volta (è stato istituito nel 2005) il Giorno del Ricordo, in memoria delle migliaia di vittime delle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia, ai confini con la Iugoslavia, uccise nelle foibe per ordine del maresciallo Tito.
Questa tragedia è avvenuta durante e dopo la seconda guerra mondiale dal 1943 al 1947. I soldati di Tito uccisero forse più di 50.000 persone fra soldati, oppositori, civili, intere famiglie a cui volevano togliere i terreni e le case.
Le persone venivano torturate, legate con fili di ferro o corda tra di loro e veniva sparato il primo della fila che, cadendo nella fossa, trascinava con sé le altre persone ancora vive.
Le “foibe” (dal latino “fovea”, che significa “fossa” ) sono cavità naturali, rocciose a forma di imbuto rovesciato, create dall’erosione di corsi d’acqua, che possono raggiungere anche i 200 metri di profondità; esse si trovano nei territori montuosi.
A Roma e in altre città italiane si sono svolte le celebrazioni con la partecipazione dei rappresentanti del Governo, delle Forze Armate e della popolazione. Nelle scuole e negli uffici pubblici sono state esposte la bandiera nazionale e quella europea a mezz’asta, in segno di lutto. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, nel suo discorso, ha detto che l’Italia non può e non deve dimenticare la tragedia delle foibe perché solo il ricordo può fare in modo che queste cose orribili non succedano mai più. E’, quindi dovere di tutti, grandi e piccoli, conoscere questo triste fatto della storia, a lungo ignorato o dimenticato, avvenuto, come la Shoah, per colpa di dittatori e uomini malvagi e crudeli.
4 C
FOIBE: IL GIORNO DEL RICORDO
Ascoltando il telegiornale, ho sentito parlare del giorno del Ricordo.
Ne ha parlato il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano. Io ho seguito attentamente il suo discorso perché era interessante ed emozionante. Il presidente ha detto che questa è una giornata importante perché dobbiamo dire BASTA al silenzio e dobbiamo ricordare l’eccidio contro gli italiani in Istria, alla fine della seconda guerra mondiale. La strage delle foibe è un atto orribile non solo per ciò che è avvenuto, ma anche perché si è tenuto nascosto per tanti anni. Napoletano ha sottolineato che l’unica via di riconciliazione è quella della verità perché un massacro inutile come quello delle foibe non si cancella evitando di ricordare, ma anzi il ricordo è l’unica forma di rispetto.
Ida
Questa tragedia è avvenuta durante e dopo la seconda guerra mondiale dal 1943 al 1947. I soldati di Tito uccisero forse più di 50.000 persone fra soldati, oppositori, civili, intere famiglie a cui volevano togliere i terreni e le case.
Le persone venivano torturate, legate con fili di ferro o corda tra di loro e veniva sparato il primo della fila che, cadendo nella fossa, trascinava con sé le altre persone ancora vive.
Le “foibe” (dal latino “fovea”, che significa “fossa” ) sono cavità naturali, rocciose a forma di imbuto rovesciato, create dall’erosione di corsi d’acqua, che possono raggiungere anche i 200 metri di profondità; esse si trovano nei territori montuosi.
A Roma e in altre città italiane si sono svolte le celebrazioni con la partecipazione dei rappresentanti del Governo, delle Forze Armate e della popolazione. Nelle scuole e negli uffici pubblici sono state esposte la bandiera nazionale e quella europea a mezz’asta, in segno di lutto. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, nel suo discorso, ha detto che l’Italia non può e non deve dimenticare la tragedia delle foibe perché solo il ricordo può fare in modo che queste cose orribili non succedano mai più. E’, quindi dovere di tutti, grandi e piccoli, conoscere questo triste fatto della storia, a lungo ignorato o dimenticato, avvenuto, come la Shoah, per colpa di dittatori e uomini malvagi e crudeli.
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FOIBE: IL GIORNO DEL RICORDO
Ascoltando il telegiornale, ho sentito parlare del giorno del Ricordo.
Ne ha parlato il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano. Io ho seguito attentamente il suo discorso perché era interessante ed emozionante. Il presidente ha detto che questa è una giornata importante perché dobbiamo dire BASTA al silenzio e dobbiamo ricordare l’eccidio contro gli italiani in Istria, alla fine della seconda guerra mondiale. La strage delle foibe è un atto orribile non solo per ciò che è avvenuto, ma anche perché si è tenuto nascosto per tanti anni. Napoletano ha sottolineato che l’unica via di riconciliazione è quella della verità perché un massacro inutile come quello delle foibe non si cancella evitando di ricordare, ma anzi il ricordo è l’unica forma di rispetto.
Ida

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