Violenza allo stadio Tifoso violento ferisce un segnalinee

A Genzano di Lucania alcune domeniche fa, nel campo sportivo, si è svolta la partita di calcio Genzano-Aversa.
All’inizio andava tutto bene, ma più tardi quando l’Aversa ha segnato, i tifosi del Genzano hanno incominciato ad insultare l’arbitro ed il segnalinee: parole brutte, minacce e insulti.
Alle 15: 30 si è concluso il primo tempo. Al 15° minuto del secondo tempo, l’Aversa ha segnato un altro goal a rigore e i tifosi genzanesi si sono arrabbiati e hanno protestato contro l’arbitro perché sostenevano che era ingiusto.
Un tifoso più scalmanato degli altri, ha lanciato un tamburo in testa al segnalinee ferendolo alla nuca.
L’arbitro ha sospeso la partita.
E’ arrivata subito l’ambulanza, che ha trasportato il ferito, prima all’ospedale di Venosa e poi a quello di Potenza. Qui gli hanno riscontrato una profonda ferita alla nuca (gli hanno dato dodici punti di sutura) e un trauma cranico.
Rimarrà ricoverato alcuni giorni per altri accertamenti. I carabinieri hanno preso e arrestato il colpevole di tale gesto che ha cercato anche di scappare. Con questo gesto, ha fatto fare brutta figura alla sua famiglia, alla squadra e all’intero paese.
La squadra è stata severamente punita: ha perso tre punti ed è, quindi, agli ultimi posti in classifica. La società deve pagare una multa di 15.000 euro e il campo è stato squalificato per tutto l’anno. Peccato, perché si erano spesi 300.000 euro per ristrutturarlo. E’ stato riaperto solo un mese fa. Ora sarà di nuovo abbandonato e le partite si dovranno svolgere in un campo neutro, come prima. Io ero alla partita e ho assistito a questo atto di violenza. Mi sono molto spaventato quando ho visto colpire il segnalinee che si è portato le mani alla testa.
Mattia M. 4C
All’inizio andava tutto bene, ma più tardi quando l’Aversa ha segnato, i tifosi del Genzano hanno incominciato ad insultare l’arbitro ed il segnalinee: parole brutte, minacce e insulti.
Alle 15: 30 si è concluso il primo tempo. Al 15° minuto del secondo tempo, l’Aversa ha segnato un altro goal a rigore e i tifosi genzanesi si sono arrabbiati e hanno protestato contro l’arbitro perché sostenevano che era ingiusto.
Un tifoso più scalmanato degli altri, ha lanciato un tamburo in testa al segnalinee ferendolo alla nuca.
L’arbitro ha sospeso la partita.
E’ arrivata subito l’ambulanza, che ha trasportato il ferito, prima all’ospedale di Venosa e poi a quello di Potenza. Qui gli hanno riscontrato una profonda ferita alla nuca (gli hanno dato dodici punti di sutura) e un trauma cranico.
Rimarrà ricoverato alcuni giorni per altri accertamenti. I carabinieri hanno preso e arrestato il colpevole di tale gesto che ha cercato anche di scappare. Con questo gesto, ha fatto fare brutta figura alla sua famiglia, alla squadra e all’intero paese.
La squadra è stata severamente punita: ha perso tre punti ed è, quindi, agli ultimi posti in classifica. La società deve pagare una multa di 15.000 euro e il campo è stato squalificato per tutto l’anno. Peccato, perché si erano spesi 300.000 euro per ristrutturarlo. E’ stato riaperto solo un mese fa. Ora sarà di nuovo abbandonato e le partite si dovranno svolgere in un campo neutro, come prima. Io ero alla partita e ho assistito a questo atto di violenza. Mi sono molto spaventato quando ho visto colpire il segnalinee che si è portato le mani alla testa.
Mattia M. 4C
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