ISTITUTO COMPRENSIVO DI GENZANO DI LUCANIA

Una coomunity di apprendimento centrata sui problemi della scuola.

Friday, April 11, 2008

Cronaca di una giornata particolare.

Il 31 Marzo, abbiamo trascorso una giornata diversa, particolare, non in classe, ma a Potenza.
Alcuni giorni fa abbiamo accettato l’invito rivolto alle classi quinte, ad assistere presso il Conservatorio di Musica di Potenza,
allo spettacolo “La fantastica storia del pifferaio magico” realizzato dal noto cantautore napoletano Edoardo Bennato con la collaborazione di altri artisti. Siamo partiti in pullman alle ore 9,00 e dopo un’ora di viaggio eravamo a Potenza, davanti al Conservatorio dove, in attesa di entrare, abbiamo fatto colazione.
Alle 11,00 siamo entrati e abbiamo preso posto nella grande sala-teatro, gremita di alunni delle Scuole Primarie di Potenza e provincia.
La fiaba che è stata proiettata su un grande schermo, è una rivisitazione personale e moderna, musicata in rock, di quella originale e classica, trascritta dai fratelli Grimm.
In essa vi sono elementi fantastici ed elementi reali perché Bennato racconta i mali e i problemi della società contemporanea dominata dalla corruzione, dalla violenza, dalla falsità, dall’indifferenza e condizionata dalla televisione con le immagini, i bei discorsi, la pubblicità che propina con insistenza.
Il pifferaio, protagonista della favola, salverà, alla fine della storia, i bambini, portandoli via, allontanadoli, così, da questo mondo malvagio, corrotto, marcio. Questa storia, come tutte le favole, contiene anche una morale, vuole trasmettere anche un insegnamento, un messaggio positivo, rivolto a tutti indistintamente: con l’impegno e la buona volontà tutti possiamo contribuire a costruire un mondo migliore. L’opera è molto interessante perché affronta problemi attuali in un modo semplice, comprensibile per i bambini ed anche in modo piacevole e divertente, servendosi di belle immagini, parole e musica rock. Per questo è stato molto applaudito.
Alla fine alcuni alunni, saliti sul palco, hanno rivolto all’autore delle domande riguardo il suo lavoro, la sua carriera, ecc. Prima di lasciare il palco, Bennato ha cantato, accompagnandosi con la sua chitarra, una canzone di grande successo: “Ogni favola è un gioco”.
All’uscita abbiamo ricevuto tutti il libro della favola riadattata dal cantautore. Il nostro viaggio si è concluso al Mac Donald’s dove, approfittando della splendida giornata di sole, abbiamo consumato il pranzo ai tavoli all’aperto.
Alle ore 15,00 eravamo di ritorno a scuola, a Genzano.

Gli alunni della classe 5^C



La fantastica storia del Pifferaio magico
di Edoardo Bennato
C’era una volta una città che si ingrandiva ogni giorno di più a “macchia d’olio”.
Più si ingrandiva e più gli abitanti diventavano egoisti, prepotenti e cattivi. Si guardavano tutti in cagnesco e non sorridevano mai. L’unico loro divertimento era costituito dalla televisione che li isolava ancora di più da tutto e da tutti. Questa era la Città di Sopra,perché, nel mondo sotterraneo se ne era creata un’altra in cui trovarono rifugio gli esuli, gli emigrati, gli sbandati e tutti coloro che, non accettando le regole della prima città, erano stati emarginati e perseguitati. Tutte queste persone dividevano il loro mondo con i topi, gli abitatori naturali della Città di Sotto.
Topi ed emarginati o “sotterranei” erano alleati e si aiutavano l’un l’altro.
Nella Città di Sopra le cose non andavano bene. Tutti protestavano, si svolgevano cortei di operai, disoccupati, studenti insoddisfatti ed avvenivano episodi di violenza. I problemi gravi e reali venivano ignorati dal Sindaco e dai Consiglieri della Città di Sopra, come quello dello smog, dell’inquinamento tanto che una proposta per risolverlo venne bocciata. Si pensava, invece, di risolvere problemi di poco conto. Per esempio venne accettata, all’unanimità, la proposta di un Consigliere di eliminare i gatti, ritenendoli responsabili dei mali della città. Essi furono sterminati. In seguito alla loro scomparsa la città fu invasa dai topi. Purtroppo era impossibile risolvere la situazione, poiché tutti i gatti era stati sterminati. Neppure i saggi, gli scienziati, i maghi, gli indovini interpellati dal Sindaco seppero trovare un rimedio, una soluzione. A questo punto, come nelle favola originale, intervenne il Pifferaio magico.
Egli, come compenso chiese 1000 monete d’oro, ma il Sindaco gliene promise addirittura 1.000.000 se fosse riuscito a liberare la città dai topi. Il pifferaio, cominciò a suonare con il suo strumento magico che, in poco tempo, attrasse, come una calamita, tutti i topi, fino a condurli verso il mare, nelle cui acque essi precipitarono ed annegarono.
A missione conclusa, però, il Sindaco, non mantenne la promessa fatta e offrì al pifferaio solo tre monete d’oro. Dopo la scomparsa dei topi, la gente tirò un sospiro di sollievo, riscoprì la gioia di stare insieme, di sorridere, di festeggiare.
Tutto ciò durò, però, poco tempo perché, ben presto gli abitanti si resero conto che i veri problemi non erano stati risolti e i vecchi mali continuavano ad affliggere la loro vita.
Il pifferaio non riuscì a far capire alla gente che i veri responsabili dei mali della società non erano i gatti e i topi, ma gli uomini stessi, con il loro modo errato di comportarsi, con la loro violenza, il loro egoismo…
Intervenne così, di nuovo, con il suo piffero magico. Cominciò a suonare una melodia così dolce e allettante da attrarre tutti i bambini della città. Li fece salire a bordo di una barchetta (trasformata poi magicamente in un bastimento) comprata con le tre monete d’oro. Lo strano bastimento volante si mosse sempre più velocemente e, in pochi minuti, scomparve oltre l’orizzonte.
Dove sarà approdato?
L’autore non ce lo dice.
Forse nell’ISOLA CHE NON C’E’, come dice una sua canzone di grande successo?
A noi piace immaginare che almeno i bambini siano approdati in un mondo migliore.
Classe 5^C

1 Comments:

  • At 8:02 AM , Anonymous Anonymous said...

    E speriamo che questo mondo migliore arrivi davvero per voi bambini e per noi adulti.

     

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