ISTITUTO COMPRENSIVO DI GENZANO DI LUCANIA

Una coomunity di apprendimento centrata sui problemi della scuola.

Thursday, June 05, 2008

L’acqua è un bene prezioso da cui dipende la vita.

Purtroppo l’acqua sta diminuendo a causa di vari problemi e noi non facciamo altro che consumarla ancora di più.
In realtà non dovremmo preoccuparci della carenza d’acqua perché essa è ovunque e ricopre circa il 70% circa del pianeta. Però di questa grande quantità oltre il 97% costituisce gli oceani e i mari, le cui acque salmastre sono per lo più inutili ai fini umani.
Del rimanente 3% costituito da acque dolci, la maggior parte è intrappolata nei ghiacciai polari mentre solo lo 0,25% è disponibile per il consumo umano che scorre nei fiumi o nelle falde sotterranee . Alla fine la quantità complessiva d’acqua, realmente disponibile per il consumo umano, si riduce a circa 13 000 miliardi di tonnellate. Secondo stime delle Nazioni Unite il fabbisogno giornaliero pro-capite per la sopravvivenza in un clima moderato è di 5 litri di acqua dolce, ma la quantità minima necessaria per lo svolgimento delle attività quotidiane (acqua da bere, cucinare, la pulizia domestica e personale) è dieci volte superiore, pari a 50 litri.
Moltiplicando il fabbisogno medio per il numero degli abitanti sulla Terra, pari a oltre 6 miliardi, ne consegue che la quantità d’acqua necessaria, è pari a circa 110 miliardi di tonnellate.
Come si sa l’acqua dolce non è distribuita in maniera omogenea sulla terra, basti pensare che, mediamente, un cittadino statunitense consuma tra i 250-300 litri d’acqua al giorno mentre in Gambia,uno stato dell’Africa Occidentale, la disponibilità giornaliera è di 4,5 litri, appena sufficiente per la sopravvivenza. Anche l’Italia è assillata da questi problemi infatti è la prima consumatrice d’acqua in Europa ed è la terza nel mondo dopo Usa e Canada. Nonostante questo, un terzo degli italiani non ha un accesso regolare e sufficiente all’acqua potabile (Puglia e Sicilia).
La disponibilità teorica annua nel nostro paese è di circa 155 miliardi di metri cubi, pari a 2700 metri cubi per abitante.
La maggior parte dell’acqua prelevata viene utilizzata in agricoltura e i nostri agricoltori consumano circa il 40% d’acqua per irrigare i campi. Anche nell’industria viene utilizzata l’acqua, infatti si consuma il 23,5%.
A questo si aggiungono l’inquinamento di alcune riserve idriche e poi le perdite lungo il percorso di tubature vecchie e mal ridotte che determinano moltissimi sprechi.
Con la mia classe quest’anno ho partecipato ad un progetto chiamato “ A.T.O.” che riguarda l’acqua.
La professoressa di italiano ci ha portato tante belle notizie tra cui “ LE DIECI REGOLE D’OROBLU”.
L’oroblu sarebbe l’acqua che fra qualche anno potrebbe diventare una risorsa pericolosa e costosa tanto quanto è oggi il petrolio.
L’oroblu ha molti significati nascosti e l’ accesso all’acqua significa :salute, pace tra i popoli, armonia sociale, ricchezza e sviluppo.
Ecco alcune regole d’oroblu:
1- raccogliere l’acqua piovana;
2- riparare il rubinetto che perde;
3- annaffiare le piante senza sprechi;
4- fare la doccia invece del bagno.
In classe abbiamo lavorato anche sui fontanini del nostro paese che sono una decina e sono stati realizzati a Milano nella fonderia
“ GALLIENI, VIGANO MARAZZA “ con sigla G.V.M.



Partecipare a questo progetto è stato fantastico; ho conosciuto nuove cose e ho avuto modo di confrontarmi con i miei amici.
L’acqua per me è tutto è la mia vita.
Ylenia Macchia 1°A Sec. di primo grado



I 16 fontanini

Notizie storiche

Nel testo di Domenico Sinisi,”Notizie Storiche sul comune di Genzano”, edito negli anni ’30, tra le altre cose si legge: “... Genzano è stato uno dei primi paesi della provincia di Matera che ha avuto l’acqua da Fossa Cupa (Fosso de la Signora), per cui ben 10 fontanini danno la preziosa linfa a tutto il paese, ...”.
Questa testimonianza attesta l’importanza dell’acqua per un piccolo paese del Sud all’inizio del ‘900, non solo, ma anche l’opera di canalizzazione di offerta popolare che i fontanini garantivano alla popolazione. I fontanini, nel contesto sociale del paese avevano un’importanza rilevante: erano punto di incontro per le donne alle quali spettava il compito di svolgere le faccende domestiche; erano occasioni d’incontro per fidanzati, determinavano scambi sociali, informazioni e pettegolezzi.

Collocazione dei fontanini


Sagrato della chiesa Madre (attivo)
Via San Leonardo
Porta Mezzogiorno
Piazza Risorgimento
Piazza Duca d’Aosta (attivo)
Piazza Margherita
Via Domenico Cirillo (attivo)
Via dei Mille
Via Leonardo da Vinci
Corso Umberto I (distributore Api)
Parco della Rimembranza (attivo)
Piazzetta Cimitero (attivo)
Piazza Woytila (attivo)
Piazza dei Caduti (attivo)
Vico fratelli Bandiera
Via Carducci



Scheda tecnica di un fontanino
• Provenienza: Milano
• Epoca: 1922 – 1945
• Autore: Gallieni, Vigano, Marazza
• Misure: fusto (1,26 m); diametro vaschetta : (0,86 m); capitello : (0,14 m)
• Stato conservazione: discreto
• Materia: metallo (lega di ferro)
• Tecnica: fusione, sbalzo, cesello

Descrizione: il fontanino è formato da tre parti:
in basso una vaschetta semicircolare decorata da baccellature, presenta all’interno una griglia di supporto per i secchi;
il fusto, a forma di parallelepipedo è decorato in basso da un fregio a palmette d’acanto e reca lo stemma del fascio littorio;
alla sommità del fontanino è posto un capitello a forma di parallelepipedo rovesciato con fregi floreali.

Fontanino Piazza Duca d’Aosta














Fonti e fontane
A Genzano abbiamo molte fonti d’acqua. Le più conosciute sono: la “Fontana Cavallina” che era ed è il simbolo di Genzano; “Capo d’Acqua” il posto in cui le donne andavano a lavare i panni. Altre fontane sono: la “Viscigliola”; “Pila Grande”; “Pila mnenn”; la fontana di “Paparesta” attualmente sommersa da una frana; fontana “Vetere”; pilone “Grottarelle”, le “Fontanelle”; fontana “Rumita”; pilone di “Siano” ; il pilone della “Curva Mancina” e il “Rovettiere”.



Fontana Cavallina
Il monumento è situato all’inizio del “Vallone dei Greci”, uno dei tre valloni che circondano il paese. Ha la forma di anfiteatro semicircolare, con struttura a mattoni pieni, senza intonaco e con cordonatura superiore in pietra viva. Ha il pavimento fatto di selciato, cordonato con pietre vive, che si estende alle due rampe di accesso. Il muro interno delle rampe inizia e termina con un pilastro su cui poggia un basamento quadrangolare portante una pigna in pietra viva. Questo muro è intervallato da sette pilastri equidistanti tra loro; sovrapposti ad essi vi sono delle colonnine in pietra alte circa mezzo metro. Le tre colonnine della parte centrale servono a fissare una ringhiera di protezione in ferro battuto.
All’interno della struttura ad anfiteatro è inserita una costruzione in stile neoclassico, sormontata da una statua in marmo raffigurante la dea Cerere, comunemente detta “Santa Abbondanza”.
La fontana è alimentata da una polla inesauribile di acque sorgive provenienti da tre direzioni diverse.
Inaugurata nel 1893, è stata riprodotta, nel 1978, sul francobollo da 120 Lire della serie “Fontane d’Italia”.









La dea Cerere “Santa Abbondanza”Reperto archeologico databile tra il 1° secolo a.C. e il 1° secolo d.C. rinvenuto nel 1886 nella contrada Pila Grande, dove sorgeva l’antica città di Festula.
La statua, artisticamente scolpita su pietra viva, è alta circa un metro e mezzo.
Nella sua originaria interezza, con una mano teneva sospeso il lembo della tunica e con l’altra stringeva un manipolo di spighe di grano. I lavori di costruzione della fontana iniziarono nel 1865/66, mentre era sindaco Nicola Saverio Polini.
Nel 1869 i lavori furono sospesi perché si accusava l’amministra-zione di sciupare inconsideratamente il denaro comunale.
Nel 1874 i lavori furono ripresi e, il 3 settembre 1893, essendo sindaco il cavalier Francesco Saverio Cardacino, la fontana venne solennemente inaugurata; oratore ufficiale fu Pasquale Albani.


Scuola sec. di I^° grado

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