La Basilicata tra aspetti morfo-geografici, antropici e immagini poetiche.

Nel corso della storia la Basilicata è sempre stata una regione molto chiusa a causa del suo territorio con poche coste e pochissime vie di comunicazione. Il territorio di questa regione è prevalentemente montuoso, ricco di castelli, ci sono sull’Appennino lucano molti luoghi turistici belli da visitare e interessanti da vedere come Monticchio, che è visitato da turisti provenienti da tutta Italia. Invece si affaccia sul mar Ionio l’unica pianura, la piana di Metaponto. Anche su questa pianura ci sono posti bellissimi da visitare:Nova Siri, Metaponto, Policoro.
I fiumi sono molto importanti per la regione, sfociano tutti nel mar Ionio e sono di origine torrentizia.
I fiumi sono soggetti a piene rovinose che portano via lo strato fertile del terreno e creano ampi letti sassosi,le fiumare.
La fiumara è un corso d’acqua caratteristico dell’Italia Meridionale,a regime torrentizio e asciutto per la maggior parte dell’anno. I fiumi più lunghi e importanti sono:il Basento-149km,l’Agri-136km,il Bradano-114km e il Sinni-94km.
Un’altra caratteristica morfologica della Basilicata sono i Calanchi.
Il Calanco è un incavo,stretto e profondo prodotto su terreni argillosi dall’erosione delle acque di superficie.
La Basilicata è ricca di paesaggi naturali, infatti, troviamo l’alta montagna,le zone umide lungo i fiumi e le coste bellissime. Per proteggere tanta bellezza,nel 1993 è stato istituito il Parco Nazionale del Pollino.
Le piante più diffuse sono:pino nero,abete bianco,faggio,betulla,castagno,scarpetta di Venere e ginestra. L’agricoltura è poco redditizia a causa della morfologia del territorio.
Si coltivano per lo più frumento e cereali,oltre che patate,olive,uva(da vino),agrumi e,ultimamente,colture industriali,come tabacco e barbabietole da zucchero.
L’industria lavora principalmente i prodotti della terra:sono presenti sul territorio lucano oleifici,pastifici e stabilimenti vinicoli.
Negli ultimi tempi,però,grazie allo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale e petrolio,sono sorti stabilimenti chimici,meccanici ed edili.
Il settore terziario è in via di sviluppo.
Gli abitanti della Basilicata sono 597 768,infatti è la regione più piccola dell’Italia Meridionale,con due sole province:Potenza che è il capoluogo di regione,e Matera che è il capoluogo di provincia.
Potenza è il capoluogo più elevato dell’Italia peninsulare,sorge nell’alta valle del Basento ed è situata a 819m sul livello del mare.
Matera sorge a 400m sul livello del mare.
Nella città vecchia di Matera si trovano edifici rupestri scavati nel tufo chiamati “I SASSI”.
Le caratteristiche abitazioni sono state abitate fino alla fine del 1953,quando ai residenti sono stati assegnati nuovi alloggi nelle case popolari.

(sasso barisano)
I Sassi di Matera sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO per la loro singolarità e storia.
Carlo Levi nel libro “Cristo si è fermato a Eboli” li descrive così:
“Questi coni rovesciati,questi imbuti,si chiamano Sassi:Sasso Caveoso e Sasso
barisano.
Hanno la forma con cui,a scuola,immaginavamo l’inferno di Dante.
Sono grotte scavate nella parete di argilla indurita del burrone:dentro quei
buchi neri,dalle pareti di terra,vedevo i letti,le misere suppellettili,i cenci
stesi.
Sul pavimento stavano sdraiati i cani,le pecore,le capre,i maiali.
Ogni famiglia ha,in genere,una sola di quelle grotte per tutta abitazione e
ci dormono tutti insieme,uomini,donne,bambini e bestie.
Così vivono
ventimila persone.
Io non ho mai visto una tale immagine di miseria”.
[……]

Il territorio, non soddisfacente ai bisogni dell’uomo, ha prodotto, in passato, l’esodo della popolazione, che oggi non raggiunge i 600 000 abitanti.
Il settore primario è molto sviluppato: si coltivano viti da vino, olive, grano e cereali; adesso si stanno coltivando prodotti industriali e barbabietole da zucchero.
L’industria è in crescente sviluppo grazie alla FIAT, situata nella zona del melfese, mentre altre industrie di caseifici, oleifici e prodotti vinicoli, lavorano tutto quello che la terra produce.
Il turismo, invece, è in via di sviluppo grazie alla bellezza della flora e della fauna. Nel
1993,inoltre è stato istituito il Parco Nazionale del Pollino ai confini con la Calabria.
La Basificata è considerata dai suoi poeti, una regione povera, disabitata, e presentata di solito con un sentimento di tristezza.
Nella poesia di Rocco Scotellaro(sindaco di Tricarico), ”Lucania”, si può verificare quanto detto.
M’accompagnava lo zirlo dei grilli
E il suono del campano
al collo di
un’inquieta capretta.
Il vento mi fascia
di sottilissimi nastri
d’argento
e là nell’ombra delle nubi sperduto
giace in frantumi un
paesetto lucano.La poesia, infatti, parla di come, in estate, poiché il clima è afoso ci sono numerosi grilli che “cantano”, di come l’economia è basata sulla pastorizia, poiché sente il suono del campanello al collo di un’inquieta capretta, del vento che sembra avvolgerlo di sottilissimi nastri d’argento, poiché in certi periodi dell’anno la regione è ventilata, e di come i paesi lucani stanno sperduti, soli, lontani gli uni dagli altri, abbandonati, e che come definisce il poeta giacciono in “frantumi”. Tutti questi aspetti però sono fortemente lucani. In un’altra poesia, ”Lucania”, di Giulio Stolfi, si parla invece della povertà lucana, del grano mangiato dalla gramigna, delle lacrime che i lucani hanno versato e della malaria, tipica delle regioni del sud che sembra spiare dai canneti, fanno pensare alla Basificata come ad una terra povera e disabitata.
Nella poesia di Leonardo Sinisgalli, ”I fanciulli battono le monete rosse”, si parla di un gioco tipico della Basilicata, ,quello appunto di lanciare le monete contro il muro e vedere qual è la moneta più vicina al muro,che poi viene indicata come moneta vincitrice,non solo ma di come si lanciano dolcissime ingiurie,al tramonto e tutto sembra avvolgerli in un fuoco di guerra.
Se si osserva bene e con attenzione nella poesia si possono cogliere gli aspetti corretti: il verde dei prati, i colori, i profumi, la voglia di giocare in libertà, tutte cose per me essenziali per la vita di una regione, La Basilicata mi piace così com’è e vorrei conoscerla meglio e scoprirne i contenuti storici, artistici,attestanti che è una regione ricca di storia. Ad esempio i toponimi Basilicata derivante dai Bizantini che la governarono attraverso il basilikos o i Lucani, antiche popolazioni che la abitarono in epoca romana.
Catena Mariangela
Pierpaolo Di Stasi
Marina Bruscella
Macchia Ylenia
Classe 1A sec. di primo grado
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